DEM – Impronte (Sant’ Biasc’ ta magna’)
BIOGRAFIA
I DEM nascono a L’Aquila nel gennaio 2012 quando Davide Zanini (percussioni e voce) Elena D’Ascenzo (voce e chitarre) e Marco Zanini (chitarra elettrica e voce) decidono di unirsi con l’intenzione di recuperare i brani meno conosciuti delle tradizioni rock e blues. Ispirati da artisti quali i Led Zeppelin, Nina Simone, Jimi Hendrix, i New Trolls, Billie Holiday e i Jefferson Airplane, arrivano ben presto però a comporre brani originali. Scrivono testi che spaziano dagli slangs tipici del blues afro-americano ai dialetti italiani del centro-sud, passando per “Mama Africa”, e per sonorità che affondano le proprie radici nella tradizione blues, nel rock fine ’60-inizio ‘70, ma anche nella psichedelia.
La particolarità del gruppo, oltre all’originalità data dalla differenza di età e di esperienze tra i membri, consiste nel cercare di esprimere, attraverso le percussioni e due chitarre, un sound che solitamente è il risultato del classico trio chitarra, basso e batteria. Attraverso l’insolita combinazione di questi tre strumenti, i DEM cercano di fare una ricerca musicale che sia lontana dalla volontà di vedere nella musica uno sfogo per il fittizio “male di vivere” contemporaneo e che voglia invece recuperarne il senso puro, legato alla capacità di giocare, di divertirsi e di provare le più diverse emozioni. Prima espressione di questo bisogno è il loro precedente album del 2014 Autumn Lights ma le loro intenzioni vengono ampiamente riconfermate in occasione del loro nuovo lavoro discografico.
Nel 2018 infatti la band firma con l’etichetta bolognese Vivamusic per il suo secondo disco Impronte (Sant’ Biasc’ ta magna’) che contiene pezzi in italiano e in dialetto e, pur mantenendo una forte impronta rockblues, vira sul folk di area mediterranea, dando più spazio alla voce femminile. L’album viene lanciato nel febbraio dello stesso anno insieme al primo singolo estratto Anarcoblues.