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Antico moderno: recensione di La Primavera Cantata

La Primavera Cantata
Varnadi · Kristo · Tony D’Alessio · Le Matrioske

Curiosamente, adattare un componimento classico alla modernità non è una sfida raccolta da così tanti artisti come si potrebbe immaginare: in genere i pezzi classici vengono citati direttamente tramite campionamenti più che rielaborati.

Ciò che ci siamo trovati di fronte è stato proprio questo: raccogliere l’eredità di un pezzo classico per omaggiarlo, farlo conoscere di nuovo e offrire ulteriori spunti. Il pezzo classico è il Concerto Nº 1 in Mi Maggiore di Antonio Vivaldi, La Primavera; chi si è cimentato nella sfida di rielaborarlo è Luciano Varnadi Ceriello, autore, scrittore e cantautore, con La Primavera di Vivaldi – Cantata, parte del progetto VivaldInKanto.

La Primavera originale è immediatamente riconoscibile. L’abito moderno lo riveste la musica: la melodia è quella composta da Antonio Vivaldi, ma gli arrangiamenti sono di Kristo, nome d’arte di Giuseppe Ceriello. Il giovanissimo producer e polistrumentista ha elaborato una versione elettronica e ritmata del concerto per violino. È una musica che cattura fin da subito: il piacere di riascoltare Vivaldi si unisce alla curiosità di conoscere in quale modo è stato riadattato alla contemporaneità e al coinvolgimento del ritmo. È un adattamento allo stesso tempo fedele e innovativo.

Conserva invece un sapore classico il testo composto da Luciano Ceriello. Dato che VivaldInKanto è un album sulle quattro età della donna,la primavera è la nascita di una bambina, e nel testo la celebrazione della vita e dell’innocenza si intrecciano a vividissime immagini naturali, ma anche a concetti astratti quali arte e poesia.

Ma protagoniste assolute sono le voci di Tony D’Alessio e de Le Matrioske, trio canoro formato da Vera Mignola, Nunzia Duri e Orsola Guerriero. Le voci de Le Matrioske sono limpide e allegre, accompagnate dai cori di Tony D’Alessio. Ancora una volta, classico e moderno.

La Primavera di Vivaldi – Cantata è un brano stimolante, il cui cortocircuito tra moderno e antico non mancherà di fare incuriosire i musicomani duri e puri, così come chi di Vivaldi ha solo sentito nominare e vorrebbe conoscerlo in una chiave nuova.

fonte: LaTuaMusica