Roberta Scimè sbanca negli Stati Uniti
La cantautrice di Oggiono seconda nella categoria miglior singolo dell’anno agli Issa Awards di Atlanta
La voce di Roberta Scimé sbanca negli Stati Uniti
Oggioni (orni) Da Oggiono ad. Atlanta: la cantautrice Roberta Scimé ha trionfato con il suo singolo «Nothing left here» agli Issa Awards (International Singer-Songwriters Association) nella categoria «Single of the year». «Mi è stato assegnato il secondo posto per il singolo femminile internazionale dell’anno durante la cerimonia di premiazione che si è tenuta il 6 agosto ad Atlanta, in Georgia. Non mi aspettavo assolutamente di ottenere un premio, considerato che nella categoria Single of the year eravamo ventidue finaliste» commenta la cantautrice oggionese.
Scimé aveva raggiunto la finale in quattro categorie – International Female Rising Star, Single of the year, Videoclip of the year e Songwriter of the year – grazie ai voti ordine ricevuti nel mese di aprile.
La canzone vincitrice si intitola Nothing left here, com’è nata?
«L’ho scritta 13 anni fa sulla base di un’esperienza personale. Si tratta di una riflessione su un possibile incontro tra la protagonista e una persona che ormai è uscita dalla sua vita da tempo. Il brano è stato prodotto a Roma da Kate Academy Studio e il videoclip girato negli Orridi di Uriezzo in Piemonte dal video-maker Alberto Lorenzina».
Non hai potuto partecipare alle premiazioni, ma ti trovavi in viaggio proprio negli Stati Uniti: l’influenza degli artisti americani blues e country si sente nella tua musica, com’è stato il viaggio e che bagaglio ti porti dietro?
«Non ho ritirato il premio perché mi trovavo da tutt’altra parte degli Stati Uniti quel giorno, ma mi è stato spedito a casa il primo settembre. Ho scelto di viaggiare negli Usa quest’estate perché mi è sempre piaciuta la musica anglo-americana ed ero interessata a visitare anche luoghi naturalistici unici, come quelli dello Utah o dell’Arizona. La prima tappa però è stata Nashville, dove ho avuto modo di visitare la Country Hall of Fame e il museo di Johnny Cash. Ma soprattutto mi ha colpito Broadway, la via centrale della città, dove ogni giorno a qualsiasi ora si suona mu-sica dal vivo nei locali del centro. Ho potuto proprio respirare il clima per cui la città è nota: la possibilità di dare a tutti i musicisti di ogni genere uno spazio per farsi ascoltare. Tutti gli artisti erano di altissimo livello e di generi differenti. È stata una vera immersione musicale!».
Dopo questa esperienza quali progetti hai a breve e a lungo termine?
«Questa tappa mi ha decisamente spinta a continuare sulla mia strada musicale e a raggiungere un giorno l’obiettivo di suonare anch’io a Nashville. Per quanto riguarda i miei progetti, sto lavorando a un nuovo singolo che uscirà nel periodo natalizio e sto preparando concerti sia da solista, sia col mio trio White Dove».